Ho ancora negli occhi il siparietto di Dimaro quando il Tecnico Spagnolo, simpaticamente, con antica saggezza Napoletana, fece capire a tutti che bisognava “accontentarsi”, che “chell’ era a zita e sabella se chiammava”… come dire, mi hai chiesto di conoscerla ed io te la sto presentando, ma non mi assumo alcuna responsabilità sull’esito dell’unione…. ovvero ho fatto quello che volevi e questo è tutto…
Quei 2 minuti sul “teatrino” di Dimaro, per alcuni ebbero uno scarso significato, mentre invece a mio giudizio, ancora oggi, rimbombano e sintetizzano le strategie, i progetti e gli epiloghi quasi scontati del futuro della squadra Azzurra…
Si Scontati, perché il campo esprime esattamente le strategie e le scelte di mercato… come dire, quello che semini quello raccogli…
E Oggi, sul campo ci va anche lui, Mister Sarri, uno che semina e non le manda a dire e che se gli girano te lo dice e ti dice anche perchè gli girano… Leggo critiche aspre e a mio giudizio eccessive sulle sue dichiarazioni post sconfitta… Ma cosa hanno di diverso da quel teatrino di 2 anni fa? Ma perchè criticare chi ha l’onesta di esprimere le proprie idee e soprattutto i propri concetti ?
Evidenti sono state alcune scelte sicuramente infelici di non alternare, chi forse dopo la gara col Benfica, usciva stanco e appagato dalla fantastica sfida Champions. Ma chiare e soprattutto leali sono state le motivazioni che, al di là dell’aspetto tecnico, hanno portato la squadra alla prestazione svogliata di domenica contro l’Atalanta.
Perché offendersi di fronte all’onesta ammissione che la Juventus è di un’altra categoria? Ma perchè forse non è cosi? Perché mortificarsi di fronte a chi ammette che la rosa nel complesso è migliorata ma tecnicamente è peggiorata? Io non leggo nessuna mortificazione in quelle parole,anzi leggo saggezza….
Ammiro la consapevolezza di chi allena tutti i giorni un gruppo e ne conosce le potenzialità, fisiche,tecniche e mentali…
Dodici anni son passati e gli incatensimi prima o poi svaniscono…
Stefano Napoletano